UNA VITA IN BALLO di Giuseppe Picone

L’étoile napoletano si racconta in questa elegante autobiografia, donando ai tanti ammiratori e a coloro che amano il mondo della danza un dipinto della propria vita vissuta in nome della bellezza.

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Pagina dopo pagina, mette in scena la sua formazione, la sua carriera, gli incontri, e l’arte del balletto per cui è da sempre immerso nelle sue oniriche e magiche atmosfere.

Si racconta con franchezza lasciando emergere l’enorme curiosità verso la cultura, la voglia di migliorarsi e sperimentare nuove cose, e il bisogno di mettersi in discussione, sapendo che solo con la forza d’animo si ottengono i giusti riconoscimenti.

Lettura scorrevole, mai noiosa e ricca di aneddoti, per continuare ad affascinare chiunque lo legga, anche al di fuori del palcoscenico.

Giuseppe Picone a nove anni entra a far parte della Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e a dodici anni è scelto da Beppe Menegatti (per cui firma la prefazione della presente autobiografia edita da Formamentis, 172 pagine con numerose ed evocative immagini) per interpretare il ruolo del giovane “Nijinsky” nell’omonimo balletto accanto a Carla Fracci e Vladimir Vassiliev.

Prosegue gli studi presso l’Accademia Nazionale di danza di Roma, vincendo i Concorsi di Rieti e Positano. A sedici anni è invitato come solista da Pierre Lacotte al “Ballet National de Nancy” debuttando nel ruolo di “Petruska” di M. Fokine, cui seguono “La Sonnambula” di Balanchine, “Paquita” di Petipa e “L’Ombre” dello stesso Lacotte.

Nel 1993 è solista dell’English National Ballett di Londra, con cui rimane fino al 1997, subito dopo entra a far parte dell’American Ballet Theatre di New York, debuttando nel balletto “Cenerentola” di Ben Stevenson, guadagnandosi il plauso di Anne Kisselgoff, decana dei critici di danza statunitensi.

Ospite di numerose compagnie, tra cui il “Royal Ballet” di Londra, “Staatsoper di Vienna”, “Het National” di Amsterdam, “Los Angeles Dance Theatre”, “Boston Ballet”, “Ballet National de Bordeaux”, “Bucarest National Opera”, “Ballet National di Cuba”, “Ljubljana National Ballet”, “Macedonia Opera e Balletto”, “Teatro dell’Opera” di Roma, “Teatro San Carlo” di Napoli (di cui ne diverrà il Direttore del Corpo di Ballo per cinque anni), “Arena di Verona”, “Teatro Massimo” di Palermo, partecipando inoltre a Festival e Galà internazionali. Insieme a Nina Ananiashvili, ha debuttato alla prima mondiale al Metropolitan di New York in “Le Corsaire” di Anne Marie Holmes, interpretazione che gli è valsa, nel 1999, la nomination al Premio Internazionale “Benois de la Dance”.

Ha partecipato in Giappone al tour “Nina Ananiashvili and Friends”, e al “Gala Stars of Ballet”.  John Clifford, Direttore del “Los Angeles Dance Theatre”,  ha creato per lui il ruolo di Humphrey Bogart nel dance-musical “Casablanca”. Per festeggiare la loro memorabile carriera, viene invitato da Vassiliev e Maximova al Gran Gala tenutosi al Bolshoi di Mosca. Ha interpretato i ruoli principali nei balletti più importanti del repertorio accademico, tra gli altri: “Giselle” (Deane, Fracci, Jude, McKenzie), “Il Lago dei Cigni” (Nureyev, McKenzie, Dowell, Jude), “Cenerentola” (Corder, Stevenson), “Romeo e Giulietta” (Nureyev, MacMillan, Jude), “Lo Schiaccianoci” (Stevenson, Holmes, McKenzie, Amodio, Deane), “La Bayadére” (Makarova), “Etude” (Lander), “Onegin” (Cranko), “Gaité Parisienne” (Franklin), “Les Patineurs” (Ashton), “Variation for Four” (Dolin), “La Bella Addormentata” (Hynd, MacMillan, Wright), “Raymonda” (Gacio), “Don Chisciotte” (McKenzie), “Corsaro” (Holmes, Khomyakov), “Le Silfidi” (Fracci).

Nel repertorio neoclassico e moderno ha danzato “Tcajkovsky pas de deux”, “Square Dance”, “Who Cares?”, “The Four Temperaments”, “Divertissement 15’”, “Apollon” (G. Balanchine), “Sinfonietta” (J. Kylian), “Gong” (M. Morris), “Spring and Fall” (J. Neumeier), “Black Tuesday” (P. Taylor), “Known by heart”, “Push come to shove”, “Brahms Haydn Variation” (T. Tharp), “L’Arlésienne” (R. Petit), “In The Middle, Somewhat Elevated”, “Slingerland Duo” (W. Forsythe), “Symphonic Dance” (M. Bigonzetti), “Disposition” (J. Selya), “Homage a Miles Davis” (M. Naisy), “Te vojo bene assaje”, “Franca Florio”, “La Sonnambula” (L. Cannito), “I have a dream” (L. Cannito e M. Merola), “La Primavera Romana della Signora Stone” (L. Bouy), “Bacco e Arianna” (F. Franzutti), “I due gentiluomini di Verona”, “David e Apollo e Dafne” (S. Giannetti), “Narciso”, “Blue Moon”, “Romeo&Giulietta”, “Come le foglie” (G. Garofoli), “La Lacrimosa” (C. Tanesini), “Viderunt Omnes” (L. Martorana), “Dibbuk” (A. Ratmansky), “Sahara”, “Boléro” (W. Matteini), “Farinelli” (A. Cuocolo), “Morte di un innocente”, “Spartacus”, “Amadeus Mozart”, “Alles Walzer”, “Thais” e “Apollon Musagète” creato nel 2011 con il Corpo di ballo dell’Arena di Verona (R. Zanella), “Aida” e “Macbeth” (G. Iancu-V. Vassiliev), “L’Opera da tre soldi” (M. Piazza) e “Compassione” (creato per Picone da Michele Merola nel 2011), “Verdiana” (G. Stiscia), “Minotauro” (A. Canestro), “Gran Suite Classique Verdiana” (M. Batti).

Nel 2005 è stato il primo italiano a partecipare al concerto di Capodanno dell’Opera di Vienna, in diretta televisiva mondiale, dove ha danzato sulle musiche del “Danubio Blu” di Strauss, in una crezione di Renato Zanella.

Ha danzato in alcuni programmi di Rai1 e Mediaset, tra cui nel 2002 per la “Festa della Repubblica”, nel 2009 alla serata finale del “Festival di Sanremo”, da Sorrento al “Premio Caruso” e nel 2010-2012 al “Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia”. Nel marzo 2010 a New York è stato “Ambasciatore della Danza Italiana nel Mondo” per il “Gran Gala Tribute to a Dance Legend” (Vladimir Vassiliev), Andrea Bocelli lo ha invitato ad esibirsi al proprio fianco nell’“Ave Maria” di Schubert (coreografata di K. Cellini per la quinta edizione del Concerto al Teatro del Silenzio con artisti del calibro di José Carreras) e nel dicembre dello stesso anno al Teatro Verdi di Pisa ha preso parte alla “Notte Illuminata”.

Nelle vesti di coreografo, Giuseppe Picone, ha realizzato tre assoli, “Carmina Burana”, “Adagetto”, “Omaggio a Verdi” e altre creazioni, tra cui “Tchaikowsky Classique”, “Elegie”, “Boléro”, “Romeo e Giulietta”, “Lo Schiaccianoci” e “Cenerentola”.

Nel febbraio 2011 al Teatro Filarmonico di Verona, Renato Zanella crea per lui in prima mondiale “Apollon Musagète” per lo spettacolo “Omaggio a Stravinsky”, e nel 2012 Mario Piazza gli affida il ruolo di “Pulcinella”. Ha ricevuto numerosissimi, e prestigiosi, premi al suo talento. Nel 2019 è coreografo e primo ballerino de “La Traviata”, spettacolo in scena anche al 99° Opera Festival 2022.

Pagina dopo pagina, si scopre il duro lavoro di Picone perché come disse a suo tempo in una mia intervista “solo con il lavoro si possono ottenere enormi traguardi, la frase che il duro lavoro batte il talento è sempre vera”. Sicuramente nella sua carriera hanno inciso due leggende mondiali come Rudolf Nureyev e soprattutto Carla Fracci, con la quale ha lavorato tantissimo, legati da un percorso artistico ed umano importante che gli ha permesso di comprendere il valore dell’artista che deve prevalere su ogni altro aspetto.

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