Da più di quattrocento anni il balletto classico occupa un posto centrale nella cultura e nella civiltà occidentale. La storica della danza (ed ex ballerina) Jennifer Homans ripercorre per la prima volta l’intera storia di quest’arte delicata e sublime in questo esauriente e completo volume dato alle stampe da EDT edizioni (632 pagine).

Jennifer Homans Una ballerina che oggi interpreta “La bella addormentata” o “Il lago dei Cigni” forma un nuovo anello di una ininterrotta catena che risale fino al sedicesimo secolo: i suoi movimenti aggraziati sono il retaggio di un mondo lontano fatto di grandi sovrani e corti aristocratiche; ma i suoi passi, i suoi gesti studiati e intensi sono stati forgiati anche dai drammatici cambiamenti storici e culturali della modernità.

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L’arte del balletto è stata plasmata dal Rinascimento e dal classicismo francese, da rivoluzioni e romanticismo, espressionismo e bolscevismo, modernismo e guerra fredda: ogni rappresentazione, ogni interpretazione porta impressa una traccia, di volta in volta sottile o appariscente, di ciascuno di questi passaggi.

Il balletto è popolato da innumerevoli creature immaginarie e incorporee: spiriti alati, folletti, silfidi e fate che abitano l’aria, gli alberi e altri reami naturali.

Come il balletto stesso, sono creature effimere e fugaci, il mondo onirico dell’immaginario occidentale.

Fra queste creature aeree, gli angeli occupano un posto speciale: se Apollo è la perfezione fisica, la civiltà e l’arte, gli angeli sono il desiderio del danzatore di volare, ma soprattutto di ascendere, di librarsi al di sopra del mondo materiale.

Senza mai privarci del piacere della lettura, l’autrice descrive l’evoluzione della tecnica, della coreografia e della spettacolarità; illumina le straordinarie figure di artisti che hanno dato vita a questa appassionante vicenda culturale – coreografi, ballerini, maestri e scenografi – ripercorre i grandi spettacoli e le grandi scuole che ne hanno contrassegnato il percorso.

Un testo che non può mancare nella biblioteca di chiunque riconosca il valore che il movimento, la musica e l’arte hanno portato alla nostra civiltà.

Dall’introduzione del libro, leggiamo un estratto dalle parole di Jennifer Homans:

Maestri e tradizioni: Ballare “bene” non era una questione di opinione o gusto personale: il balletto era una scienza esatta, composta da verità dimostrabili fisicamente.

Era anche (cosa altrettanto affascinante) una disciplina ricca di emozioni e di tutti i sentimenti che accompagnano la musica e il movimento. Era beatamente muto, come la lettura. E per me, soprattutto, c’era l’entusiasmante senso di liberazione che provavo quando tutto funzionava a dovere. Se coordinazione, tempi, sensibilità musicale e impulsi muscolari erano perfettamente giusti, il corpo prendeva il sopravvento. Potevo lasciarmi andare.

Ma nella danza lasciarsi andare significa tutto: mente, corpo, anima. È per questo, credo, che molti danzatori descrivono il balletto, pur con i suoi limiti e le sue regole, come una fuga da se stessi, come un sentirsi liberi. Fu alla School of American Ballet di George Balanchine, a New York, che per la prima volta intravidi il mondo che aveva reso tale il balletto classico”.

Jennifer Homans

Jennifer Homans è la fondatrice e direttrice del centro per la danza classica e le arti alla New York University. Il suo volume “Angeli di Apollo: A History of Ballet” (2010) è stato nominato uno dei dieci migliori libri dell’anno dal “New York Times” e finalista per il National Book Critics Circle Award.

L’autrice ha scritto anche, tra gli altri per “The New York Times”, “The Guardian (UK)”, e il “New York Review of Books”, ed è stata critico di danza per “The New Republic” dal 2001 al 2014. Ha conseguito un B.A, presso la Columbia University e un dottorato di ricerca nella storia moderna europea alla New York University.

Prima di diventare una scrittrice e studiosa, la signora Homans è stata una ballerina professionista, e ha fatto parte del “Pacific Northwest Ballet” e di altre Compagnie di danza e balletto.

EDT Editore

EDT nasce a Torino nel 1976 come casa editrice specializzata in musica ed è oggi impegnata in più aree editoriali distinte: musica, varia, ragazzi e food, a cui si aggiungono le guide turistiche Lonely Planet e Marco Polo. In ambito musicale EDT pubblica libri dedicati alla musica classica, contemporanea e popular con particolare predilezione per il jazz.

Il suo catalogo comprende anche un’ampia offerta di testi dedicati alla didattica, allo studio e all’approfondimento della musica. Oggi EDT è l’editore di riferimento in ambito musicale in Italia e uno dei più importanti a livello europeo. Dal 1985 al febbraio 2015, inoltre, EDT ha pubblicato il periodico “giornale della musica”, ora solo sul web, rivolto agli studiosi e al più vasto pubblico degli appassionati.

Il catalogo viaggi comprende testi di narrativa, carnet illustrati e saggi divulgativi di storia contemporanea focalizzati sui decenni che ci separano dal 1989 e accoglie gli stimoli più vitali della propria produzione nella collana denominata “Biblioteca di Ulisse”. In generale, l’intero percorso compiuto da EDT in quest’area unisce al piacere della lettura quello per la comprensione delle diverse culture e dei molteplici modi di vivere l’universale esperienza del viaggio.

Dall’inizio degli anni Novanta EDT traduce e pubblica in italiano le celebri “guide Lonely Planet”, leader di mercato e riferimento per i viaggiatori indipendenti. Negli anni la rosa delle destinazioni coperte si è ampliata e ormai sono circa 200 i titoli in catalogo.

Con il marchio Lonely Planet

Con il marchio Lonely Planet, EDT realizza anche libri fotografici di grande formato, oltre che frasari dedicati alle lingue del mondo. Nell’aprile 2011, EDT ha lanciato in libreria un nuovo progetto editoriale, l’edizione italiana delle guide, delle carte stradali e delle Piante Città Marco Polo. Nel 2005, EDT ha esordito nel settore dell’editoria per ragazzi con la collana Milly, Molly e nel 2007 ha visto la nascita della sigla editoriale “Giralangolo”.

EDT è attiva anche in area Food con le guide gastronomiche “I Cento” e con la collana “Allacarta”, nella quale grandi narratori contemporanei si immergono nei luoghi del proprio cuore con l’ausilio del più passionale dei sensi: la gola. Nel settembre 2015 ha esordito la collana Varia Food con il titolo “Di vigna in vigna” di Tiziano Gaia, la prima guida turistica dedicata a chi ama il vino e vuole viverlo in prima persona.

 

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