Il libro contiene testi ed immagini (64 pagine nella collana “scenariodanza) dell’omonimo spettacolo, corredato da un DVD, del coreografo e regista Roberto Zappalà. Indiscusso protagonista della scena nazionale della danza contemporanea, Zappalà conquista il pubblico europeo con le sue rappresentazioni originali.

La produzione nasce da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, con coreografia e regia di Roberto Zappalà e musiche originali di Puccio Castrogiovanni eseguite dal vivo da Puccio Castrogiovanni, Salvo Farruggio, Marco Corbino, Gionni Allegra, Salvatore Assenza, con l’editing musicale Salvo Noto.

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Il titolo dello spettacolo è suggerito dalla scultura di Rodin che a sua volta è ispirata al primo verso di una poesia di Baudelaire “La Beauté: Je suis belle, ô mortels! comme un rêve de pierre”. Il sogno di pietra si trasfigura nel movimento attraverso una lingua che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti.

La danza parla in prima persona, al ritmo ipnotico della musica dei Lautari con le loro inesorabili percussioni.

In questo spettacolo Zappalà abbandona quasi del tutto ogni finzione drammaturgica per sviscerare ed esaltare fino in fondo il linguaggio della sua Compagnia. Quella di I AM BEAUTIFUL diventa così una danza che assume come categoria fondamentale quella della visceralità “intesa e vissuta come nel mondo contadino, cioè come qualcosa di familiare e quotidiano, naturale” (da Soltanto di Jan Twardowski).

Le lingue in evidenza, i volti deformati, i corpi in disequilibrio o che sfidano la legge di gravità, all’interno di un disegno coreografico rigoroso e scenicamente scarnificato, sono alcuni “incidenti” che servono a fare arrivare la danza direttamente al sistema nervoso dello spettatore (come, secondo John Berger, fa Bacon con la pittura), non al cervello, ma al sistema nervoso.

Lo spettacolo rientra nella 4° tappa del progetto “Transiti Humanitatis” su ideazione di Nello Calabrò, Roberto Zappalà, coreografia e regia Roberto Zappalà nell’interpretazione e collaborazione alla costruzione di Maud de la Purification, Filippo Domini, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Camilla Montesi, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Ariane Roustan, Valeria Zampardi. Musiche originali di Puccio Castrogiovanni.

Produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro di Produzione della Danza. Il progetto “Transiti Humanitatis” è stato realizzato in collaborazione con ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Garibaldi /Union des Théatres de l’Europe (Palermo), Teatro Massimo Bellini (Catania) con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Siciliana Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. La prima assoluta dello spettacolo racchiuso nel dvd è andato in scena il 18 marzo 2016 al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara.

Roberto Zappalà insieme alla casa editrice Malcor D’ ha inaugurato un percorso di editoria per la danza e scritto diversi testi/saggi: Omnia corpora, Sud Virus (il piacere di sentirsi terroni) e per L’Epos Odisseo : il naufragio dell’’accoglienza e Agata Semu tutti devoti tutti? Ha ricevuto diversi premi, tra i più prestigiosi, quello dell’’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2013.

Il coreografo Zappalà dopo aver danzato fino all’età di trent’anni coreografie di Kylian, Mats Ek, Birgit Cullberg, ecc. collaborando con diverse compagnie, nel 1989 Roberto Zappalà fonda la Compagnia Zappalà Danza, con la quale sviluppa un intenso lavoro di ricerca, maturando un proprio originale linguaggio coreografico. In vent’anni di attività con la compagnia il coreografo realizza oltre venticinque produzioni, di cui una ventina a serata intera, che hanno circuitato in tutta Europa e in Medioriente, Centro e Sud America, Sudafrica.

Zappalà ha inoltre realizzato creazioni per il Balletto di Toscana (Dioniso, 1998), la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano (TZ001, 1998), la compagnia svedese Norrdans (I’m a good cook, 2004), ArtEZ Arnhem – Paesi Bassi (zappalàloop 2008), la Fondazione olandese Theaterwerkplaats Generale Oost (corpo cage, 2009), e ha inoltre avuto modo di lasciare il suo chiaro segno creativo curando le coreografie di particolari edizioni dei famosi musicals Jesus Christ Superstar e Evita, prodotti dal Teatro della Munizione e rivisti in una nuova lettura coreografica e linea di movimento. Diverse sono state le collaborazioni con registi d’opera, tra questi Daniele Abbado (“Mefistofele” e “Ascesa e Caduta della Città di Mahagonny”), Federico Tiezzi (Madame Butterfly e Carmen), Francesco Torrigiani (Don Giovanni).

Il 14 ottobre 2011 ha debuttato a Goteborg in Svezia “sud-virus”, creazione commissionata a Roberto Zappalà dall’Opera di Goteborg per il proprio corpo di ballo, il Goteborg Ballett. Roberto Zappalà ha collaborato con diversi artisti del panorama europeo, tra questi Giovanni Sollima, Paolo Fresu, Fabio Vacchi, Rosalba Bentivoglio, Nello Toscano, Puccio Castrogiovanni, Alfio Antico, Gianluigi Trovesi, Vincenzo Pirrotta, Piero Sammataro e altri.

Negli ultimi anni il coreografo si è anche dedicato alla trasmissione del proprio linguaggio coreografico attraverso numerosi seminari tenuti in tutta Europa e oltreoceano, e ha inoltre tenuto laboratori sui linguaggi del corpo per la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania.

Nel 2009 Zappalà dà inizio al progetto internazionale “atelier a domicilio – laboratori e creazioni su misura per giovani danzatori”, in collaborazione con altre istituzioni europee quali ArtEZ Dansacademie (NL) e la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto (Regigo Emilia).

Il coreografo è altresì responsabile del recupero e ideazione nonché direttore artistico del centro per le arti performative Scenario Pubblico di Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo, che ha consentito alla compagnia ed al coreografo di ampliare ed approfondire il lavoro di ricerca coreografica e di radicarsi sul territorio con un’attività non solo di produzione ma anche di formazione tramite l’avviamento di MoDem / codici gestuali compagnia zappalà danza, una struttura che promuove la diffusione del linguaggio della compagnia.

Il coreografo ama spaziare anche in altri ambiti, insieme all’artista berlinese Christian Graupner e Humatic Berlin ha realizzato l’installazione interattiva “Mindbox” presentata con successo al Cynetart Festival di Dresda nel novembre 2009. E’ inoltre autore della la sua prima personale “division by zero” a cura della Fondazione Brodbeck di Catania, presentata nel dicembre 2009.

Nel novembre 2013 ha ricevuto il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Attualmente lavora con le sue produzioni di danza contemporanea in diverse nazioni oltre che con la sua Compagnia.

MALCOR D’ è la casa editrice. Con l’obiettivo di pubblicare opere di divulgazione culturale, cioè scritte con linguaggio non tecnico, per consentirne la diffusione anche tra chi non ha confidenza con la materia trattata.

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