La ragazza inglese a Leningrado di Anna Wooster Pasti

Quattro anni all’Accademia di Danza Classica Vaganova

Non c’è altra arte, come quella nobile della danza, capace di liberare appieno l’animo, mediante un linguaggio unico ed una espressione in grado di abbracciare l’anima. Il vocabolario della danza è una perfetta sintesi della profonda sintonia con sé stessi.

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Il corpo si muove sulla musica libero da ogni vincolo, per comunicare la propria forza interiore. La danza regala la libertà più grande che possa esistere: disvelare la persona che si è senza fragilità e turbamenti.

La passione porta al rispetto e all’impegno con una determinazione intrisa di forza, volontà e coraggio. Solamente in questo modo si colgono tutte le sfumature della purezza tersicorea, arricchendo l’esistenza di appagamento. La danza naturalmente è anche rigore, ordine, rinuncia, disciplina, regola. La danza è una scuola di vita… e questo libro (438 pagine, disponibile su Amazon) con la sua esclusiva testimonianza fa conoscere al lettore l’esperienza di una ragazza inglese nell’accademia coreutica più celebre al mondo.

Nel 1957, in piena guerra fredda, Anna Wooster, una diciassettenne inglese, realizza il suo sogno di studiare all’Accademia di Danza Classica Vaganova di Leningrado, l’attuale San Pietroburgo.

Da questa istituzione internazionale sono usciti i più leggendari ballerini e coreografi di tutti i tempi fino alle stelle del nostro tempo: Anna Pavlova, Vaslav Nijinsky, Mikhail Fokine, George Balanchine, Tamara Karsavina, Rudolf Nureyev, Natal’ja Makarova, Michail Baryšnikov, Faruch Ruzimatov, Ul’jana Lopatkina, Diana Višneva, Svetlana Zakarova (solo per citarne alcuni).

Da menzionare inoltre Nikolai Tsiskaridze, già primo ballerino del Bolshoi e del Mariinsky, attuale Rettore dell’Accademia. L’istituzione fu fondata il 4 maggio 1738 dall’imperatrice Anna Ivanovna con il nome di “Scuola del teatro imperiale”, contribuendo nel tempo alla esclusiva formazione dei ballerini del domani, trasformandoli in stelle e facendo loro raggiungere livelli altissimi per tecnica ed artisticità. 

Nel 1957 fu intitolata ad Agrippina Vaganova, che seppe sviluppare un attento metodo di insegnamento derivato dall’analisi della vecchia Scuola Imperiale di Balletto sotto la guida di Marius Petipa.

Dal 1957, anno in cui l’autrice del presente libro ha fatto il suo ingresso all’Accademia, nulla è cambiato. La sfida per un posto nella scuola è ancora oggi molto forte. Durante l’anno cattedratico, migliaia di giovanissimi fanno domanda per valutare l’idoneità all’ammissione.

Anna Wooster descrive, da un osservatorio privilegiato e personale, lo scandire del tempo all’interno della scuola e nell’internato, le lezioni di danza, le prove, i concerti e le emozionanti esibizioni presso il Teatro Kirov (oggi denominato Mariinskij).

Non si lascia scoraggiare dalle condizioni di vita austere, dagli insegnanti rigorosi e dall’impegnativo programma scolastico svolto interamente in russo. La giovanissima Anna instaura un rapporto profondo con la sua insegnante di danza classica O.G. Iordan, alla quale sono dedicate queste memorie.

Olga Iordan era nata a San Pietroburgo nel 1907. Si era diplomata alla Scuola Coreografica di Leningrado nel 1926 ed era entrata a far parte del Kirov Ballet. Fu una delle grandi allieve di Agrippina Vaganova. Era una ballerina forte con una tecnica brillante.

Si ricordano le sue creazioni nei ruoli della Diva in “The Golden Age” (Vainonen 1930), Jeanna in “Flames of Paris” (Vainonen 1932), Odile in “Swan Lake” (Vaganova 1933), Zarema in “Fountain of Bakhchisarai” (Zakharov 1934), Panna in “Taras Bulba” (Lopukhov 1940) e Beauty in “A Spring Tale” (Lopukhov 1947).

Altri suoi grandi ruoli sono stati in “Esmeralda”, Odette-Odile in “Il lago dei cigni”, il ruolo principale in Laurencia. Dal 1950 al 1963 è stata insegnante ripetitrice presso la Vaganova Ballet School e dal 1963 al 1969 presso la Moscow Ballet School e il Teatro Bolshoi di Mosca. È venuta a mancare nel 1971.

Anna Wooster a scuola assimila gli ideali etici e i principi che animano l’Accademia, che non possono però nascondere del tutto la paura nei confronti del dispotismo vigente nel Paese.

Dopo il diploma all’Accademia di Danza Classica A. Vaganova, ebbe una breve ma intensa carriera professionale danzando in tre importanti compagnie di balletto del Regno Unito. In seguito si trovò di fronte ad una difficile scelta: tornare a Leningrado per occupare un posto che le era stato offerto al Teatro Maly, o rinunciare a quella vita per sposare l’uomo italiano che amava.

Scelse Fabio Pasti. Si trasferirono nel Nord Italia, tra il lago di Garda e le montagne delle Dolomiti. Nel giro di tre mesi iniziò a tenere i primi corsi di danza classica per bambini. Anna insegna ancora oggi e rimane fedele ai principi del Metodo Vaganova che ha appreso a San Pietroburgo.

Avendo vissuto all’estero fin dall’adolescenza, si è adattata al nuovo ambiente stimolante, imparando una nuova lingua, l’italiano. Mantenendo due passaporti, quello britannico e quello italiano, ha conseguito una laurea triennale online in “Insegnamento della danza” (Dance Education) per rafforzare il legame con la sua terra d’origine.

Lei e il marito sono sposati dal 1964 e sono genitori, nonni e bisnonni.

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