Le nuove pubblicazioni degli Amici della Scala: Damiani e le quattro maestre del costume

LUCIANO DAMIANI. Il teatro di un innovatore

Cent’anni fa nasceva Luciano Damiani (1923-2007), scenografo, costumista e regista, protagonista del teatro lirico e di prosa del suo tempo. Gli Amici della Scala gli dedicano un importante volume, a cura di Vittoria Crespi Morbio, con un ricchissimo apparato iconografico.

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Per la prima volta l’intera attività di Damiani viene analizzata e presentata in modo sistematico. L’esito è il ritratto di un innovatore, il cui concetto di teatro (spazio scenico, boccascena, rapporto con lo spettatore in platea) cambia radicalmente rispetto al passato. Damiani seppe portare la propria visione teatrale a fondersi con quella di registi come Strehler e Ronconi, in una sintesi che rappresenta un momento irripetibile nella cultura italiana e internazionale.

Nella seconda metà del Novecento il teatro italiano ed europeo è attraversato da una scia di luce diversa da ogni altra, l’arte di Luciano Damiani (Bologna, 1923 – Roma, 2007), scenografo, costumista e regista. Non soltanto gli si devono alcuni degli allestimenti leggendari con la regia di Strehler o di Ronconi, ma soprattutto la sua figura è portatrice di un’estetica rivoluzionaria, attraverso la quale lo spazio teatrale si proietta verso lo spettatore e lo ingloba, lo interroga, lo sfida.

La ripartizione del palcoscenico con la creazione dell’“angolo poetico” e con l’avanzamento del boccascena; i giochi di luce per i quali i personaggi entrano ed escono dalle sedi di astrazione e realtà; la rarefazione di quinte e fondali in qualcosa di arioso e volatile, sono tutti esempi di una fantasia sconfinata, ma soprattutto sono sguardi sull’essenza del teatro, sul suo misterioso equilibrio tra effimero ed eterno. Questo libro ripercorre la storia di un artista indimenticabile e ne documenta con inedita ricchezza iconografica il lascito.

A cura di Vittoria Crespi Morbio

Edizione italiano-inglese

Pagine 315; foto 413

Edizione Amici della Scala-Grafiche Step

Costo euro 45

Anna Anni, Gabriella Pescucci, Luisa Spinatelli, Franca Squarciapino alla Scala

La collana “Artisti dello spettacolo alla Scala” si arricchisce di quattro nuove monografie. Quest’anno gli Amici della Scala omaggiano figure notissime nel mondo musicale, volendo dare attenzione specifica a un elemento del teatro spesso sottovalutato, l’arte del costume.

Quattro grandi costumiste italiane sono dunque ritratte in altrettanti volumi a cura di Vittoria Crespi Morbio. Sono Anna Anni, Gabriella Pescucci, Luisa Spinatelli e Franca Squarciapino. L’omaggio si estende a tutto il settore delle maestranze scaligere che lavorano al costume scenico: sartoria, attrezzeria, magazzini, archivio.

I costumi della Scala, famosi nel mondo, si devono a un gruppo di artigiani la cui abilità spesso sconfina nell’arte.

ANNA ANNI ALLA SCALA

Approdata tardi alla notorietà, Anna Anni (1926-2011) resta tuttavia un nome leggendario nella storia del costume teatrale.  Alla Scala il suo lavoro si affianca a quello di Franco Zeffirelli, che le affidò i primi incarichi di supporto negli anni Cinquanta e successivamente la “lanciò” in una Cavalleria rusticana (1981) di spettacolare bellezza e poesia, per la quale la costumista scese in Sicilia ad apprendere le fogge e i segreti della lavorazione dei tessuti. 

Il realismo storico e il minuzioso studio delle fonti agiscono come miccia per un’invenzione di sbrigliata e fantasiosa ricchezza coloristica, ammirata anche nei Pagliacci di Leoncavallo (1981), nella celeberrima messinscena di Turandot di Puccini (1983) e nel meno fortunato, ma sul piano dei costumi pregevolissimo, Don Carlo di Verdi (1992). Oggi gli abiti di scena di Anna Anni sono ammirati come piccoli capolavori di gusto e di stile, e segnano una stagione irripetibile del teatro lirico italiano.

A cura di Vittoria Crespi Morbio

Edizione italiano-inglese

Pagine 230; foto 150

Edizione Amici della Scala-Grafiche Step

Costo euro 20

GABRIELLA PESCUCCI ALLA SCALA

Cresciuta sotto l’ala di Piero Tosi, che stabilisce il canone del costume storico nel cinema e nel teatro del secondo Novecento, Gabriella Pescucci (1941) è tra le più brillanti esponenti della costumistica italiana. Ha iniziato a lavorare negli anni Sessanta, nella Roma di Pasolini e Visconti, e ha progressivamente sviluppato una carriera che l’ha portata a creare nei più diversi ambiti, spesso per le produzioni di Hollywood.

Con L’età dell’innocenza di Martin Scorsese ha vinto il premio Oscar nel 1994. Capace di unire lo scrupolo filologico e lo studio delle fonti con un’inesauribile fantasia e una minuziosa attenzione al più minuto dettaglio, Gabriella Pescucci ha lasciato il segno anche al Teatro alla Scala in una serie di opere dal 1972 al 2001, il cui esempio più noto è l’edizione della Traviata di Verdi che ha debuttato nel 1990 per tornare poi in scena innumerevoli volte.

A cura di Vittoria Crespi Morbio

Edizione italiano-inglese

Pagine 208; foto 109

Edizione Amici della Scala-Grafiche Step

Costo euro 20

FRANCA SQUARCIAPINO ALLA SCALA

Cresciuta alla scuola esigente e affettuosa dello scenografo Ezio Frigerio, compagno di un’intera vita, Franca Squarciapino (1940) si è imposta nel panorama del costume italiano per operosa tenacia e brillantezza di fantasia.  Il rigore della ricerca storica, nei suoi allestimenti che conservano l’illusione del realismo, si è incontrato con una vena sperimentale e creativa che l’ha guidata verso soluzioni ardite nell’uso e nel trattamento di materie e colori.

L’esito è un catalogo di spettacoli che hanno segnato la storia dei teatri internazionali nell’ultimo mezzo secolo, e in particolare della Scala, dove Franca Squarciapino ha riversato il suo talento al servizio di Mozart, Beethoven, Verdi, Čajkovskij, Massenet, Puccini, Prokof’ev, sia nell’opera sia nel balletto. Il suo lavoro in ambito cinematografico, di pari importanza, l’ha portata a vincere l’Oscar nel 1991 con Cyrano de Bergerac di Jean-Paul Rappeneau.

A cura di Vittoria Crespi Morbio

Edizione italiano-inglese

Pagine 252; foto 130

Edizione Amici della Scala-Grafiche Step

Costo euro 20

LUISA SPINATELLI ALLA SCALA

Già dal debutto al Teatro alla Scala nel 1965 con Francesca da Rimini di Čajkovskij, l’universo della danza si rivela il campo d’elezione di Luisa Spinatelli (1941). Scenografa e costumista di grande versatilità, ha lavorato con le maggiori étoile, da Carla Fracci a Luciana Savignano, da Rudolf Nureyev a Roberto Bolle, stabilendo con il teatro milanese un rapporto lunghissimo e continuo, quasi sessant’anni di ininterrotta collaborazione, nel repertorio lirico come nel balletto.

Cresciuta alla scuola di Tito Varisco, Luisa Spinatelli ha acquisito una conoscenza capillare delle tecniche, dei trucchi teatrali, dei metodi di lavoro, dell’organizzazione di laboratorio, delle soluzioni pratiche per favorire il movimento di cantanti e ballerini, e ha posto questa cognizione al servizio di una ricerca mai paga sui rapporti cromatici e sullo spazio scenico, in una raffinata sintesi di rigore astratto e di abbandono figurativo.

A cura di Vittoria Crespi Morbio

Edizione italiano-inglese

Pagine 247; foto 173

Edizione Amici della Scala-Grafiche Step

Costo euro 20

Per maggiori informazioni:

info@amicidellascala.it

www.amicidellascala.it

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